I nostri processi cognitivi sono alla base del dilagare delle fake news, conoscerli ci aiuta a difenderci

Riceviamo molte richieste di aiuto da parte di vittime delle fake news, che ci chiedono consiglio su come evitare di cadere nei tranelli di notizie false.

Ma che cos’è una fake news? E’ un’informazione in parte o del tutto non corrispondente al vero, divulgata intenzionalmente o inintenzionalmente attraverso il Web, i media o le tecnologie digitali di comunicazione, e caratterizzata da un’apparente plausibilità (Treccani)

Ma chi la rende così appetibile e ne causa la diffusione ? Noi !!!

Infatti, più studi hanno dimostrato che l’elemento chiave di una notizia falsa e della sua diffusione sta dentro di noi, ovvero nei processi decisionali cognitivi.

Vi è infatti un fenomeno che si chiama pregiudizio di conferma, o confermation bias, che ci conduce a credere soltanto alle informazioni che accreditano e confermano ci che già noi pensiamo.

Un recente studio pubblicato su Nature Neuroscience ha dimostrato che l’area del cervello deputata ai processi decisionali si attiva maggiormente di fronte ad opinion che concordano con le nostre, mentre si riduce quando le informazioni sono in disaccordo con ciò di cui siamo convinti, svolgendo così un ruolo importante nel processo del pregiudizio di conferma.

In pratica, quando le persone non sono d’accordo, il loro cervello non riesce a codificare la qualità dell’opinione dell’altra persona, dando loro meno motivi per cambiare idea.

La tendenza a scartare informazioni difformi contribuisce quindi al mantenimento della disinformazione ed al dilagare di informazioni false ma che concordano con quanto noi pensiamo.

Dunque quali sono gli strumenti per difendersi dalle fake news?

Primo: se non riesci a trovare un insieme di fonti credibili che diano credibilità a quello che tu stai leggendo, allora quello che stai leggendo è falso.

Secondo: non essere pigro nella ricerca delle informazioni.

Terzo: diffida delle echo chambers, ossia di quei gruppi social di soggetti accomunati e polarizzati intorno ad una visione comune del mondo, che diffondono solo notizie in linea con le loro convinzioni, omettendo tutte le informazioni discordanti.

Ultimo, ma in realtà prima ed imprescindibile regola: sforziamoci tutti di esercitare la capacità critica, perché «dubium initium sapientiae est».