Da giorni si parla dell’app di tracciamento dei contagi e si possono leggere decine di commenti ed approfondimenti, punti di vista, ecc, di sedicenti paladini della privacy, più o meno dietrologi o complottisti.
Le analisi sulle problematiche legate alla privacy ed alla rispondenza alle prescrizioni del gdpr, a volte anche “spericolate”, da parte di chi non ha alcune competenza in materia, gli approfondimenti ed i dubbi sulla sicurezza, peraltro fondati, sulla sicurezza della tecnologia Bluetooth, sono all’ordine del giorno. Tutte analisi e considerazioni che sembrano, ora, legittime ma sembrano strumentali al raggiungimento di scopi diversi da quelli dichiarati.
Mi chiedo allora: ci siamo posti a sufficienza queste domande anche in altre situazioni? Alzi la mano che è a conoscenza, rispetto delle app che utilizza quotidianamente, dove risiedono i dati, che vi accede, come vengono utilizzati, come vengono protetti, come ed a chi vengono trasferiti.
Alzi la mano chi ha mai letto l’informativa completa dei servizi che utilizza quotidianamente?
Ancora. I nostri dati sanitari, e implicitamente, un tracciamento indiretto anche se parziale dei nostri spostamenti, viene fatto quando andiamo ad acquistare in farmacia, ma nessuno si è mai posto, né ha mai posto all’attenzione pubblica, le stesse domande che si pone per l’app di contact tracing Immuni.
Altri invece dicono: il fine giustifica i mezzi; rinunciare a una quota di privacy per un obiettivo come la salute propria e dei concittadini è un baratto accettabile. Aggiungo: ancora di più se si considera che fino ad ora l’abbiamo fatto totalmente gratis, anzi, ad esclusivo vantaggio delle compagnie alle quali, con troppa leggerezza, li affidiamo tutti i giorni.
Ora, dal mio punto di vista, i dubbi maggiori risiedono nella efficacia ed efficienza della soluzione rispetto al fine che si vuole raggiungere. Questo dipende dalle caratteristiche intrinseche della tecnologia utilizzata. Infatti il bluetooth a basso consumo non è così sicuro ed affidabile. Dipende anche da quanti utilizzeranno la soluzione stessa, cioè quante persone effettivamente vorranno scaricarla.
Ma questa è tutta un’altra questione.